INVITO ALL’ASTENSIONE
alle elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati dell’11/13 novembre 2007
La gravissima crisi della giustizia invoca che, in tempi brevissimi, il C.S.M. sia pienamente restituito – per incidenza e autorevolezza – al suo ruolo istituzionale.
Perché ciò accada è necessario che l’A.N.M. non costituisca copertura delle logiche di appartenenza nel C.S.M. e che si adoperi perché le correnti divengano sempre più spazio di elaborazione culturale e sempre meno luoghi di gestione di potere.
I sottoscritti magistrati, appartenenti a diversi orientamenti culturali (e alcuni anche iscritti a gruppi e correnti diverse), ritengono dunque assolutamente necessario un segno forte di protesta che invochi forte discontinuità rispetto alle prassi sin qui seguite dal C.S.M. e dall’A.N.M..
Ciò che i sottoscritti magistrati si propongono non è la creazione di un nuovo “soggetto politico”, ma la dismissione delle prassi negative che vanno sotto il nome di “correntismo”.
A tal fine propongono che la protesta assuma la forma della
ASTENSIONE DAL VOTO
in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Un’astensione che:
- non vuole creare nuova appartenenza mediante la formazione di nuovi gruppi associativi;
- non è funzionale alla candidatura ad alcunché di nessuno tra i sottoscrittori né al sostegno ad alcuna candidatura altrui;
- non è contro l’A.N.M. ma per provocare nell’A.N.M. una profonda riflessione autocritica.
I Promotori:
alle elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati dell’11/13 novembre 2007
La gravissima crisi della giustizia invoca che, in tempi brevissimi, il C.S.M. sia pienamente restituito – per incidenza e autorevolezza – al suo ruolo istituzionale.
Perché ciò accada è necessario che l’A.N.M. non costituisca copertura delle logiche di appartenenza nel C.S.M. e che si adoperi perché le correnti divengano sempre più spazio di elaborazione culturale e sempre meno luoghi di gestione di potere.
I sottoscritti magistrati, appartenenti a diversi orientamenti culturali (e alcuni anche iscritti a gruppi e correnti diverse), ritengono dunque assolutamente necessario un segno forte di protesta che invochi forte discontinuità rispetto alle prassi sin qui seguite dal C.S.M. e dall’A.N.M..
Ciò che i sottoscritti magistrati si propongono non è la creazione di un nuovo “soggetto politico”, ma la dismissione delle prassi negative che vanno sotto il nome di “correntismo”.
A tal fine propongono che la protesta assuma la forma della
ASTENSIONE DAL VOTO
in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Un’astensione che:
- non vuole creare nuova appartenenza mediante la formazione di nuovi gruppi associativi;
- non è funzionale alla candidatura ad alcunché di nessuno tra i sottoscrittori né al sostegno ad alcuna candidatura altrui;
- non è contro l’A.N.M. ma per provocare nell’A.N.M. una profonda riflessione autocritica.
I Promotori:
Stefania Barbagallo (Sost. Procuratore della Repubblica presso il Trib. per i Minorenni di Catania)
Domenico De Biase (Giudice del Tribunale per i Minorenni di Roma)
Tomaso Epidendio (Giudice del Tribunale di Milano)
Felice Lima (Giudice del Tribunale di Catania)
Stefano Racheli (Sost. Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma)
Stefano Sernia (Giudice del Tribunale di Lecce)
Maria Teresa Spagnoletti (Giudice del Tribunale per i Minorenni di Roma)
Lavinia Spaventi (Giudice del Tribunale di Sorveglianza di Roma)
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