dal Comitato XXVI Novembre
Il Comitato XXVI Novembre, in merito alle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati, rileva quanto segue:
- abbiamo in più occasioni messo in evidenza alcune tra quelle che, a nostro avviso, costituiscono le principali disfunzioni dell’attuale assetto dell’Associazione Nazionale Magistrati;
- abbiamo sottolineato l’importanza di un rigido statuto di incompatibilità, volto ad impedire che chi debba ricoprire ovvero abbia ricoperto cariche all’interno dell’A.N.M. possa transitare, senza soluzione di continuità, da e verso organismi istituzionali le cui prerogative li collocano in posizione di obiettivo conflitto di interessi rispetto alla funzione di rappresentanza della categoria, che l’A.N.M. dovrebbe svolgere;
- abbiamo altresì lamentato l’assenza di una sincera dialettica democratica in seno all’A.N.M., dovuta alla “coabitazione forzata”, all’interno della Giunta Esecutiva Centrale (il “governo” dell’associazione), di tutte le correnti elette al Comitato Direttivo Centrale (il “parlamentino” dell’A.N.M.), coabitazione che finisce con il favorire una sempre più marcata autoreferenzialità della classe dirigente, venendo meno la fondamentale funzione di controllo affidata alle opposizioni;
- riteniamo, pertanto, che oggi l’A.N.M. non possa che svolgere una attività di rappresentanza delle istanze dei soci scarsamente efficace, e che in questo attuale contesto un atto come l’esercizio del voto sia suscettibile di produrre mutamenti solo apparenti, potendo incidere unicamente su equilibri tutti interni al sistema di governo, che resterebbe pur sempre affrancato da qualunque forma di verifica, e che sconterebbe le difficoltà di sempre nei delicati rapporti con le istituzioni esterne all’A.N.M..
Per queste ragioni, dichiariamo la nostra adesione alle proposte di astensione dal voto, da più parti avanzate, non già nella presunzione, né tanto meno con l’auspicio, di delegittimare l’A.N.M. - convinti, come siamo, che alla fine conteranno, come è giusto che sia, i voti espressi e non certo i consensi negati, che mai potrebbero rappresentare un risultato di cui appropriarsi - bensì unicamente per rappresentare, qui ed ora, il nostro disagio e, al contempo, la nostra speranza che in futuro il nostro voto acquisti un maggior peso nella determinazione degli equilibri dell’Associazione.
(decisione del direttivo del Comitato, adottata il 9 ottobre 2007)
Napoli, 11 ottobre 2007
Il segretario
Sergio Palmieri
Il Comitato XXVI Novembre, in merito alle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato Direttivo Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati, rileva quanto segue:
- abbiamo in più occasioni messo in evidenza alcune tra quelle che, a nostro avviso, costituiscono le principali disfunzioni dell’attuale assetto dell’Associazione Nazionale Magistrati;
- abbiamo sottolineato l’importanza di un rigido statuto di incompatibilità, volto ad impedire che chi debba ricoprire ovvero abbia ricoperto cariche all’interno dell’A.N.M. possa transitare, senza soluzione di continuità, da e verso organismi istituzionali le cui prerogative li collocano in posizione di obiettivo conflitto di interessi rispetto alla funzione di rappresentanza della categoria, che l’A.N.M. dovrebbe svolgere;
- abbiamo altresì lamentato l’assenza di una sincera dialettica democratica in seno all’A.N.M., dovuta alla “coabitazione forzata”, all’interno della Giunta Esecutiva Centrale (il “governo” dell’associazione), di tutte le correnti elette al Comitato Direttivo Centrale (il “parlamentino” dell’A.N.M.), coabitazione che finisce con il favorire una sempre più marcata autoreferenzialità della classe dirigente, venendo meno la fondamentale funzione di controllo affidata alle opposizioni;
- riteniamo, pertanto, che oggi l’A.N.M. non possa che svolgere una attività di rappresentanza delle istanze dei soci scarsamente efficace, e che in questo attuale contesto un atto come l’esercizio del voto sia suscettibile di produrre mutamenti solo apparenti, potendo incidere unicamente su equilibri tutti interni al sistema di governo, che resterebbe pur sempre affrancato da qualunque forma di verifica, e che sconterebbe le difficoltà di sempre nei delicati rapporti con le istituzioni esterne all’A.N.M..
Per queste ragioni, dichiariamo la nostra adesione alle proposte di astensione dal voto, da più parti avanzate, non già nella presunzione, né tanto meno con l’auspicio, di delegittimare l’A.N.M. - convinti, come siamo, che alla fine conteranno, come è giusto che sia, i voti espressi e non certo i consensi negati, che mai potrebbero rappresentare un risultato di cui appropriarsi - bensì unicamente per rappresentare, qui ed ora, il nostro disagio e, al contempo, la nostra speranza che in futuro il nostro voto acquisti un maggior peso nella determinazione degli equilibri dell’Associazione.
(decisione del direttivo del Comitato, adottata il 9 ottobre 2007)
Napoli, 11 ottobre 2007
Il segretario
Sergio Palmieri
Nessun commento:
Posta un commento